• lavoratori autonomi
• lavoratori dipendenti
I lavoratori autonomi sono i professionisti con i quali l'imprenditore entra in contatto per le esigenze dell'impresa (notai, avvocati, dottori commercialisti, architetti, ecc.).
I lavoratori
dipendenti sono invece i prestatori di lavoro subordinato che dipendono
gerarchicamente (come una piramide) dall'imprenditore, in quanto capo
dell'impresa.
Il codice definisce il prestatore di lavoro subordinato come colui che si
obbliga, dietro corrispettivo, a collaborare nell'impresa, prestando il proprio
lavoro intellettuale (impiegati) o manuale (operai), sotto la direzione
dell'imprenditore (art. 2094 CC).
I lavoratori dipendenti si distinguono in:
• dirigenti
• quadri
• impiegati
• operai
Spetta poi alla contrattazione collettiva (fra associazioni imprenditoriali e sindacati) disciplinare, nel rispetto di questa classificazione, i diritti e gli obblighi dei lavoratori.
Verso questi dipendenti l'imprenditore è tenuto ad adottare tutte quelle misure che sono necessarie a tutelare la loro integrità fisica e personalità morale (art. 2087 CC).
Il codice prevede e regolamenta 3 figure particolari di lavoratori dipendenti:
1) Institore:
E’ colui che
è preposto dal titolare (imprenditore) all’esercizio di un’impresa commerciale.
Perché si abbia questa figura occorre quindi un atto di procura (da registrarsi
al Registro imprese), con il quale l’imprenditore attribuisce questo potere ad
un suo dipendente.
La preposizione può riguardare, molto più limitatamente, una sede secondaria o
un ramo particolare dell’impresa (p. es. il settore amministrativo e non quello
vendite).
Poteri
L’institore può compiere tutti gli atti d’esercizio, tranne ovviamente quelli esplicitamente vietati nella procura. Solo per gli atti immobiliari di vendita o costituzione di ipoteca occorre un’espressa autorizzazione, perché sono atti considerati di straordinaria amm.zione.
Obblighi
Se è preposto all’impresa o ad una sede secondaria, è tenuto, insieme con l’imprenditore, all’iscrizione nel Registro imprese ed alla tenuta della contabilità obbligatoria.
Responsabilità personale
Diventa personalmente obbligato se non dichiara ai terzi che agisce per il preponente. Però se gli atti dell’institore sono pertinenti all’esercizio dell’impresa cui è preposto, il terzo può agire anche contro il preponente (responsabilità in solido).
Pubblicità della procura
L’atto di procura, così come le sue modifiche, deve essere depositato per l’iscrizione nel Registro imprese. Altrimenti le limitazioni in esso contenute non possono essere opposte ai terzi, se non dimostrando che i terzi comunque le conoscevano, al momento della conclusione dell’affare, anche se non iscritte.
Procuratore
Non c’è in
questo caso un atto di preposizione con il quale il titolare attribuisce
l’esercizio dell’impresa. Il procuratore ha solo il potere di compiere atti
d’impresa per conto dell’imprenditore.
Quando la procura è basata su un rapporto continuativo (non occasionale per un
singolo atto) è necessaria la registrazione della stessa nel Registro imprese,
con gli effetti pubblicitari nei confronti dei terzi che abbiamo visto per
l’institore.
Commesso
Con l’atto
di conferimento della rappresentanza, l’imprenditore attribuisce al commesso un
potere limitato. Esso consiste esclusivamente nel compimento degli atti che sono
ordinariamente richiesti dall’incarico del dipendente all’interno dell’azienda.
La limitatezza della rappresentanza è desumibile dai “paletti” posti dal codice
ai poteri del commesso. Essi chiaramente valgono quando non c’è un’espressa
autorizzazione a compiere quelle operazioni altrimenti precluse al commesso.
In particolare al commesso è fatto divieto di:
• Esigere il prezzo di beni che non ha consegnato
• Concedere sconti non di uso commerciale
• Derogare alle clausole o alle condizioni generali, quando ha facoltà di
concludere contratti in nome dell’imprenditore
• Esigere il prezzo delle merci che ha venduto, se nell’azienda una cassa
speciale è destinata alla riscossione
• Esigere il prezzo fuori dei locali aziendali, se non rilascia ricevuta firmata
dall’imprenditore