Gli elementi costitutivi di un sistema tributario razionale . -
Un sistema tributario, per presentare i requisiti ora ricordati, deve venir
costituito da due imposizioni fondamentali e da altre a carattere complementare.
Le due imposizioni fondamentali sono:
a) un'imposta personale sul reddito globale delle persone fisiche a carattere
progressivo, ad ampia base (cioè, con mimmi imponibili relativamente modesti
rispetto al reddito nazionale pro-capite), in modo da assoggettare all'imposta
una notevole base imponibile con un tasso progressivo, senza però che né il
tasso marginale né quello medio sui redditi maggiori superino i livelli oltre i
quali i disincentivi si fanno rilevanti. Tale imposta non solo assicura una
certa
progressività al sistema del prelievo, contribuendo alla redistribuzione dei
redditi, ma consente di variare il potere d'acquisto della collettività senza
incidere sui costi di produzione delle imprese, prestandosi come strumento per
una politica di stabilità.
Tale imposta, nelle economie più avanzate, deve trovare un necessario
complemento nell'imposta sulle persone giuridiche, per evitare salti nel
pagamento dei tributi. L'imposta sulle persone giuridiche, in quanto colpisce le
imprese costituite in forma di società di capitali, attraverso una
discriminazione fiscale tra reddito distribuito e quello accantonato, consente
di manovrare la propensione al risparmio della collettività e, di riflesso,
quella agli investimenti.
Se si vuol fare una politica dei redditi, per correggere la distribuzione del
reddito nazionale tra le varie componenti, può essere necessaria anche la
presenza di un'imposizione reale con tassi discriminati a seconda del tipo di
reddito, che possano venir manovrati a seconda delle esigenze della politica dei
redditi, o un'imposta sul patrimonio.
L'imposta personale progressiva, infatti, ha solo una funzione indiretta sulla
qualificazione dei consumi privati, in quanto questi derivino dall'effetto
d'imitazione;
b) un'imposta generale sui consumi, che può anche venir riscossa in fasi
precedenti a quella dell'acquisto di beni da parte del consumatore finale, ma
che comunque abbia la possibilità di discriminare nell'ultimo stadio Ì tassi
d'imposizione a seconda della natura del bene consumato. La manovra di questa
imposta generale sui consumi può influire in modo diretto sulla propensione al
consumo,ma, se con tassi discriminati, può consentire nello stesso tempo di
attuare la progressività del sistema tributario e di dimensionare i singoli
consumi in funzione di una politica pianificata per creare volutamente
distorsioni da un settore economico ad un altro.
A fianco di queste due colonne fondamentali del sistema tributario, taluni
obiettivi della politica finanziaria si possono conseguire anche con l'ausilio
di altri tributi particolari, quali l'imposta sulle successioni (per quanto
concerne la distribuzione dei patrimoni), le imposte su particolari consumi (per
una migliore qualificazione nella destinazione del reddito tra i vari consumi)
ecc.
Infine, le finanze degli enti locali devono trarre il loro gettito
essenzialmente da contributi statali per spese correnti o in conto capitale o,
in misura più limitata, da partecipazioni a proventi statali e, infine, da un
impiego limitato ma sufficiente, di tributi locali autonomi, allo scopo di poter
subordinare o coordinare anche le finanze degli enti minori con la politica
finanziaria dello Stato.