1. Il ruolo dei Collegi nel sistema universitario italiano
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1.1 Storia, caratteristiche, finalità
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Diversi per storia, ma non per finalità, i Collegi universitari legalmente riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (M.I.U.R.) sono un unicum nel panorama universitario italiano, con forti radici in Europa. La loro fondazione si ricollega ad una precisa tradizione medievale, che fu inaugurata nel 1180 da un pellegrino inglese il quale, di ritorno dalla Terrasanta, acquistò una camerata dell'Hotel Dieu di Parigi per ospitare gratuitamente diciotto “scholares clerici” bisognosi. Questa data, con la quale la tradizione identifica la nascita dei Collegi universitari, evidenzia quanto tali istituzioni abbiano fatto parte fin dall'inizio della storia dell'Università europea, che è un po' anche la storia della cultura moderna occidentale. I primi Collegi universitari italiani risalgono al XIV secolo1, ma la loro diffusione avvenne soprattutto tra il XVI e il XX secolo2, con l'obiettivo particolare di offrire un aiuto concreto o ospitare gratuitamente studenti di condizioni economiche non agiate, favorendo così una promozione sociale fondata sul merito più che sul censo. I quattordici Enti dal 1954 a oggi riconosciuti dal M.I.U.R.3, che gestiscono complessivamente 45 residenze in 14 città4, sono istituzioni di natura giuridica privata, che esercitano funzioni di interesse pubblico, contribuendo ad ampliare l'offerta formativa universitaria mediante la realizzazione di progetti educativi destinati alla crescita intellettuale, professionale e umana degli studenti. Le attività sono prevalentemente svolte nell'ambito di strutture a carattere residenziale, nelle quali sono anche assicurati servizi tesi a facilitare il raggiungimento del titolo di studio universitario nei tempi previsti e a favorire la crescita libera e responsabile della persona.
Essi garantiscono inoltre sostegno agli studenti bisognosi e meritevoli, ampliando in tal modo le possibilità di accesso agli studi superiori. I Collegi realizzano attività didattiche, scientifiche, di orientamento e di tutorato e, sulla base di un'apposita intesa con la Conferenza permanente dei Rettori (C.R.U.I.), stipulano convenzioni con le Università per il riconoscimento di alcune attività didattiche, alle quali vengono riconosciuti crediti accademici. Un ulteriore punto di forza è costituito dalle Associazioni Alunni, che seguono e sostengono costantemente le attività dei Collegi. Il M.I.U.R., nel rispetto dell'autonomia di ciascun Collegio, vigila affinché sia garantito l'effettivo perseguimento degli obiettivi posti alla base del riconoscimento.
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1.2 Il progetto educativo dei Collegi
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I Collegi legalmente riconosciuti dal M.I.U.R. si distinguono da qualsiasi altra struttura residenziale universitaria soprattutto per l'offerta formativa: il loro obiettivo principale è infatti quello di valorizzare lo studente come persona, più che come risorsa o elemento del sistema. Questo si traduce in un'offerta di occasioni formative, oltre che di servizi, che perseguono l'eccellenza e intendono preparare i giovani alla complessità della società di oggi, consentendo loro di sviluppare senso critico e capacità di giudizio e di scelta autonoma.
Ogni Collegio propone ai propri alunni uno specifico progetto educativo, il più possibile personalizzato e concepito in stretta collaborazione con docenti e istituzioni universitarie, per permettere a ciascuno studente di costruire consapevolmente il proprio curriculum, aprendosi a una cultura interdisciplinare, che sviluppi al massimo le sue potenzialità, e a una vita sociale di relazione.
I punti di forza dei Collegi legalmente riconosciuti sono infatti: l'interdisciplinarietà dell'ambiente, la ricchezza culturale derivante da una vivace comunità intellettuale, la condivisione di motivazioni etiche e di criteri di valutazione necessari all'esercizio delle professioni, l'apprendimento delle regole della convivenza e delle relazioni sociali, la qualità della residenzialità e dei servizi.
Grazie a questo programma, sono garantite agli studenti condizioni favorevoli per ridurre gli abbandoni e conseguire il titolo universitario in tempi brevi e con i migliori risultati.
Il rapporto con il Collegio non viene meno neanche dopo la laurea, grazie alla presenza di Associazioni Alunni (o ex Allievi) che sostengono l'attività culturale dei Collegi e favoriscono sia l'orientamento che l'inserimento nel mondo del lavoro. |
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1.3 Il ruolo istituzionale dei Collegi e il profilo amministrativo e giuridico
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Il R.D. 31 agosto 1933 n. 1592 (Testo unico dell'istruzione superiore) stabiliva all'art. 191 che “le Opere e le fondazioni che hanno per fine l'incremento degli studi superiori e l'assistenza nelle sue varie forme agli studi nelle Università e negli Istituti di Istruzione Superiore, sono sottoposte alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione”. Tale norma costituiva il fondamento giuridico del riconoscimento dell'esistenza di alcune istituzioni, anche private, che, per statuto, si proponevano il fine di ampliare l'accesso agli studi superiori e di assistere gli studenti nel corso degli studi universitari. Proprio in virtù di queste finalità istituzionali, tali soggetti venivano sottoposti alla vigilanza del Ministero. I Collegi universitari continuarono a restare nell'orbita della competenza statale proprio a seguito di una approfondita e corretta analisi delle loro funzioni. Le funzioni educative e formative di questi Enti furono infatti ritenute di gran lunga prevalenti su quelle a carattere assistenziale, decentrate alle regioni. I compiti di assistenza materiale, seppure tipici del diritto allo studio, restavano strumentali rispetto alla funzione formativa dei Collegi, ossia alla realizzazione di un preciso progetto educativo personalizzato. Del contenuto più intimo e vero della funzione dei Collegi legalmente riconosciuti, lo Stato si era reso non solo consapevole, ma ormai garante, come hanno dimostrato i successivi interventi legislativi e amministrativi, tutti cristallizzati ormai nel testo dell'art. 25, III comma, della Legge 2 dicembre 1991 n. 390, concernente “Norme sul diritto agli studi universitari”, che, nel disciplinare la materia, dispose testualmente che “restano ferme le vigenti disposizioni concernenti i Collegi universitari legalmente riconosciuti e posti sotto la vigilanza del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica” (nel frattempo subentrato al Ministero della Pubblica Istruzione). Nel 1997 i Collegi universitari legalmente riconosciuti decisero di costituire un organo che li rappresentasse all'esterno e che svolgesse funzioni di coordinamento e di promozione di azioni comuni. Nacque così la Conferenza permanente dei Collegi Universitari legalmente riconosciuti (C.C.U.; www.collegiuniversitari.it), i cui scopi istituzionali sono:
- rappresentare in Italia e all'estero, davanti ai pubblici poteri e alla pubblica opinione la peculiare natura dei Collegi universitari legalmente riconosciuti, quali istituzioni universitarie preposte all'incremento degli studi superiori, aventi natura giuridica privata e finalità di formazione rispondenti al pubblico interesse;
- promuovere studi e altre iniziative culturali volti a diffondere la conoscenza di queste istituzioni, in Italia e all'estero;
- formulare proposte presso le sedi legislative e amministrative, tese a ottenere un più ampio riconoscimento e la valorizzazione del ruolo dei Collegi nell'ambito universitario;
- promuovere forme di collaborazione fra gli stessi Collegi, e tra essi e altre istituzioni italiane e straniere;
- favorire iniziative di ricerca e collaborazione svolte dai Collegi nei settori del l'orientamento universitario e professionale, della didattica, del tutorato e
della formazione degli studenti.
La Legge 14 novembre 2000 n. 338, concernente “Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari”, ha inserito i Collegi universitari legalmente riconosciuti tra i soggetti destinatari di interventi di cofinanziamento statale per la realizzazione di strutture adeguate alla più ampia attuazione del diritto allo studio universitario. Ancora una volta ciò che emerge quale elemento di qualificazione essenziale degli Enti in questione è la tipologia delle funzioni da essi espletate, dei fini perseguiti e che risultano indicati negli statuti di ciascun Collegio. Il D.M. 9 maggio 2001, volto a definire i criteri di riparto del contributo ai Collegi universitari, nelle sue premesse riconosce l'espletamento di un servizio di pubblico interesse da parte di tali istituzioni. A ulteriore conferma dell'alto valore formativo dei Collegi Universitari legalmente riconosciuti, il 15 maggio 2002 è stato firmato il protocollo d'intesa tra la C.R.U.I. e la C.C.U., per il riconoscimento in crediti formativi universitari delle conoscenze acquisite dagli studenti anche all'esterno degli Atenei e, in particolare, di alcune delle attività formative offerte dai Collegi, ritenute qualificate e idonee a soddisfare le crescenti e differenziate esigenze degli studenti universitari. Se, dunque, dall'esercizio della loro autonomia statutaria è estrapolabile un minimo comun denominatore tra i Collegi universitari legalmente riconosciuti, questo è senz'altro l'esistenza di un preciso progetto formativo personalizzato, fondato su un chiaro presupposto: la libera adesione dello studente a un impegnativo programma di formazione intellettuale, sia sul piano universitario che umano, anche mediante l'utilizzo di servizi di orientamento e di tutorato.
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2. Il programma formativo dei Collegi universitari legalmente riconosciuti
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2.1 Orientamento in ingresso
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La scelta del corso di laurea rappresenta un problema decisivo per lo sviluppo della carriera di ogni studente, che richiede un'attenta valutazione degli interessi, delle capacità e delle aspirazioni. Una volta individuato, il percorso universitario deve permettere poi di approfondire aspetti e temi più specifici, in stretto legame con i propri interessi. I Collegi organizzano annualmente, spesso in collegamento con l'Università, incontri con studenti delle Scuole superiori per informarli sulle caratteristiche dei corsi di laurea, sulle attitudini richieste e sugli sbocchi professionali. Particolare attenzione è rivolta poi, in sede di colloqui per l'accesso al Collegio, alla verifica delle motivazioni alla base della scelta della Facoltà e delle attitudini essenziali. |
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2.2 Tutorato
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Molteplici ricerche svolte sulle condizioni della vita studentesca, hanno sottolineato l'esigenza degli studenti di essere guidati nella scelta del percorso di studio e durante lo svolgimento dello stesso. L'indagine di EuroStudent 2000 ha fatto emergere che due studenti su tre compiono le scelte in solitudine e che l'isolamento sperimentato nella prima fase dell'esperienza di studio è destinato a protrarsi per l'intero percorso accademico. Nei Collegi, per colmare tale mancanza, viene assicurato un servizio di tutorato, che ha lo scopo di orientare e assistere gli studenti durante tutto il corso degli studi. Tale servizio è svolto da laureati e dottorandi, che mettono a disposizione la loro esperienza affinché i più giovani acquisiscano le metodologie di studio più adatte ai diversi percorsi e alle proprie caratteristiche personali, offrendo allo stesso tempo la possibilità di approfondire tematiche specifiche. |
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2.3 Attività culturali
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I Collegi Universitari propongono ai loro Alunni attività culturali interdisciplinari, che favoriscono il confronto di idee e la maturazione intellettuale e che vanno a integrare la formazione universitaria. Si tratta di corsi di introduzione alle facoltà e alle professioni, di cicli di conferenze e di incontri con docenti, professionisti e personalità della cultura. Molto spesso queste occasioni culturali restano nella memoria e nella storia delle istituzioni, grazie alla pubblicazione di libri e riviste curate dai Collegi. A tali attività non mancano contributi di personalità straniere, grazie ai programmi di scambio che molti Collegi hanno attivato con studenti e docenti di prestigiose Università. Anche in questo modo viene soddisfatto il bisogno dei giovani di relazionarsi tra loro e con veri e propri “maestri”, in una società della cultura che va ben oltre i confini nazionali. |
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2.4 Crediti formativi
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La realtà dei Collegi Universitari si sta sempre più aprendo e sta offrendo il proprio contributo all'intero sistema universitario, grazie alla possibilità ratificata proprio dal protocollo d'intesa tra la C.R.U.I. e la C.C.U. di attivare corsi riconosciuti e accreditati dalle Università e quindi aperti anche agli studenti non residenti. Si tratta di corsi e seminari organizzati in collaborazione con le Facoltà, affinché taluni temi, non proposti in modo esplicito e sistematico nei corsi universitari, possano essere oggetto di studio e di approfondimento. La frequenza di tali attività didattiche, riconosciute da alcuni Corsi di studio e consigliate tra le attività a libera scelta, consente agli studenti di ottenere crediti formativi. |
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2.5 Attività formative complementari
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La formazione complementare è uno dei cardini della riforma scolastica di recente avviata in Italia; inglese e informatica accompagneranno il percorso formativo dei giovani sin dal primo livello della scuola dell'obbligo. I Collegi da tempo organizzano al loro interno corsi di lingue straniere e di informatica, impiegando le tecnologie e le metodologie più appropriate e garantendo l'acquisizione di certificazioni accettate in campo internazionale e sempre più frequentemente riconosciute dalle Università con crediti accademici. |
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2.6 Orientamento in uscita
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Importantissimo è inoltre l'orientamento post laurea, nel momento in cui ci si affaccia al mondo del lavoro; l'intero sistema universitario si sta ponendo infatti l'obiettivo di riavvicinare l'Università e il mondo del lavoro, specialmente quello dell'impresa, con lo scopo anche di far meglio incrociare domanda e offerta. All'interno dei Collegi frequenti sono le occasioni di incontro con personalità del mondo del lavoro; inoltre, data la conoscenza approfondita delle aspirazioni e delle capacità dei propri studenti, i Collegi vengono sempre più spesso contattati dalle aziende per la ricerca di nuovo personale. Esempio della funzionalità e della qualità di questa dinamica è rappresentato dagli stage e dai tirocini formativi presso le aziende che i Collegi offrono ai propri Alunni. |
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2.7 Vocazione internazionale dei Collegi
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Tra i principali obiettivi formativi dei Collegi c'è, inoltre, quello di contribuire a realizzare appieno l'integrazione europea anche tramite l'attivazione di programmi comunitari e di favorire l'allargamento degli orizzonti culturali e personali dei giovani attraverso la conoscenza e il confronto con realtà diverse da quelle del proprio paese.
Con queste priorità, i Collegi favoriscono la mobilità studentesca sia durante il percorso di studi universitari, con l'assegnazione a studenti italiani di borse per soggiorni di studio all'estero e l'ospitalità di studenti stranieri nelle proprie strutture, sia dopo il conseguimento della laurea, stipulando accordi di scambio internazionale con istituzioni universitarie e di ricerca di alto prestigio. |
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2.8 La residenzialità come un servizio alla persona
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L'idea di Collegio universitario come polo di attrazione di una comunità intellettuale è strettamente legata alla residenzialità. Lo statuto della C.C.U. nella sua premessa recita infatti: “Essi si caratterizzano per la loro peculiare natura e attività dirette alla formazione culturale e umana degli studenti universitari, mediante adatte strutture, residenze e servizi”. La residenzialità è intesa come un servizio alla persona, attraverso la realizzazione di strutture ad alto livello funzionale, ideali per vivere e studiare nelle migliori condizioni. Anche l'ambiente in cui lo studente è accolto può diventare infatti strumento educativo e formativo, in quanto lo pone nelle migliori condizioni per svolgere i propri studi senza trascurare i propri interessi. I Collegi offrono ai loro studenti strutture con spazi funzionali specificatamente destinati allo studio (biblioteche e sale computer), al tempo libero (sale tv e di proiezioni, palestre), agli interessi personali (sale musicali, emeroteche, ecc). La presenza di servizi comuni, quali la mensa, ed il coinvolgimento degli allievi nell'organizzazione delle attività, favoriscono inoltre la socializzazione, l'assunzione di responsabilità e l'acquisizione di capacità di lavorare in gruppo, elementi oggi importanti nella vita di società e nel lavoro. |
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2.9 Verifica della qualità dei servizi e delle attività formative
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Tutti gli enti aderenti alla Conferenza adottano procedure formali di valutazione (almeno annuale) delle proprie attività culturali e formative, dei risultati accademici conseguiti dagli studenti e della qualità dei servizi forniti, ricorrendo in alcuni casi anche a Comitati di valutazione esterni. Alcuni Enti hanno inoltre acquisito la certificazione ISO 9001:2000 per le attività culturali e di alta formazione. La Conferenza sta predisponendo proprie linee guida per incentivare tali attività, rendendole in prospettiva obbligatorie, e per determinare standard quantitativi e qualitativi per le strutture e per i servizi. |
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